Negli ultimi mesi, complice la “demonizzazione” del diesel ad opera di una parte di addetti ai lavori ed organi di stampa e la potente azione di marketing nei confronti delle cosiddette “nuove tecnologie”, è sempre più vivo il dibattito su quale sarà la “tecnologia del futuro” in termini di sostenibilità ambientale e di opportunità tecniche, perdendo di vista la priorità più concreta: la stretta attualità.
In poche parole siamo di fronte ad un momento storico in cui, soprattutto in Italia, i proprietari di automezzi datati ed inquinanti stanno temporeggiando la loro sostituzione nell’attesa di capire come evolverà la specie: se e quando il conclamato “futuro”, ovvero l’elettrico, diventerà accessibile ed affidabile al pari delle tecnologie tradizionali, se il diesel avrà ancora un futuro o meno (l’attuale campagna mediatica, a volte disinformativa, sta creando molto disorientamento), se la benzina sarà destinata a diventare solo una alimentazione secondaria e se il gas rimarrà una scelta conveniente o sarà meglio puntare sull’ibrido. Riflessioni che coinvolgono l’utente anche dal punto di vista del valore del mezzo: “quale auto scegliere perché non si svaluti troppo tra 4-5 anni?”.
Tutto ciò sta producendo un parco auto nazionale che è sempre più vecchio ed inquinante: continuano a circolare mezzi che producono molte più emissioni rispetto a tutti quelli offerti dal mercato in questo momento, di qualsiasi tecnologia si stia parlando – diesel incluso.
Ok, ma quale auto conviene acquistare oggi?
Il messaggio chiaro che dovrebbe passare in questo momento è: conviene acquistare un’auto nuova. Punto. Quale? Dipende dalle vostre esigenze e dalle vostre abitudini. Qualsiasi scelta farete, dettata da queste prerogative, sarà quella giusta. Stiamo infatti attraversando probabilmente il periodo migliore da questo punto di vista, poiché ogni scelta ha i suoi pro e contro, diversi a seconda dei casi, ma sempre piuttosto bilanciati (a tal proposito, nelle prossime settimane analizzeremo e confronteremo più nel dettaglio le caratteristiche delle varie motorizzazioni disponibili oggi con alcuni approfondimenti).
DIESEL E BENZINA – Queste tecnologie tradizionali oggi sono indubbiamente le più accessibili, richiedono standard ambientali molto efficienti (dall’Euro6 in su) che non hanno nulla a che vedere con le analoghe motorizzazioni di 8-10 anni fa o addirittura precedenti, sono destinate ad avere un buon mercato – anche dell’usato – per i prossimi anni e, sempre parlando delle Euro6 e oltre, potranno circolare per tanti anni ancora (a proposito, attenzione ai titoli quali “Stop Diesel dal 2025” o simili: si tratta di stop alla produzione – non alla circolazione – solo in alcuni paesi europei, quindi non in Italia, e comunque in gran parte dei casi trattasi solamente di “buoni propositi” ma non ancora leggi dello stato). Parlando di diesel va inoltre ricordato che, ad oggi, il motore a gasolio resta imbattibile sotto tanti punti di vista per chi macina molti km all’anno, percorre perlopiù strade veloci e necessita di un mezzo appartenente a segmenti più alti (SUV e berline).
ELETTRICO – L’elettrico ad oggi è ancora quasi un’utopia, seppure con ogni probabilità tra 10-15 anni sarà destinato ad acquisire un crescente posizionamento di mercato di pari passo con l’evoluzione della rete di ricarica e della propria tecnologia, che in futuro sarà molto diversa rispetto a quella acquistabile adesso, trattandosi ad oggi di una delle tecnologie più giovani sul mercato.
IBRIDO, GPL, METANO – Nel mezzo si posizionano le alimentazioni miste, ossia quelle che richiedono un motore termico alimentato a benzina (o gasolio, in qualche caso) e supportato dall’elettrico (nel caso dell’ibrido) o a doppia alimentazione benzina / gas nel caso delle vetture GPL e Metano. In questo momento queste tre motorizzazioni sono probabilmente le migliori sintesi tra “obiettivi futuri” e “tecnologia già pronta”, seppure con caratteristiche diverse le une dalle altre. La loro convenienza però, per tutte e tre, oggi è strettamente legata alla tipologia di utilizzo, come vedremo nei prossimi approfondimenti dedicati che pubblicheremo tra qualche settimana.
In sintesi
Ribadiamo il concetto: è inutile preoccuparsi oggi di cosa succederà tra 10 anni nel mercato dell’auto. Se si è nelle possibilità di acquistare un’auto nuova, la vera scelta green è rottamare adesso la propria vecchia auto inquinante con una vettura nuova la cui tecnologia sia in grado di sostenere le proprie esigenze di utilizzo. Nessuna auto odierna sarà “attuale” tra dieci anni, così come nessuna nuova vettura disponibile oggi nei concessionari si può definire “già superata” o “troppo inquinante” se confrontata con standard ed obiettivi del presente e del futuro a medio termine.