Ti è mai capitato di fare rifornimento in una stazione di servizio self-service con carta di credito o bancomat e di vederti detratto un importo maggiore rispetto a quello dovuto?
Se la risposta è si, ma non ti è ben chiaro il perché, possiamo aiutarti a capire meglio come funziona il pagamento al self-service tramite POS.
Contrariamente a quello che può sembrare non si tratta di un addebito reale ma di pre-autorizzazione. In tutti gli impianti self-service che utilizzano pos bancari non viene detratto alcun importo durate la prima fase del rifornimento di carburante bensì, questo viene “congelato”, pre-autorizzato.
Cos’è la pre-autorizzazione?
La pre-autorizzazione è una verifica del credito, che non genera movimenti bancari ed è fondamentale per accertarsi che ci sia credito disponibile sulla carta utilizzata; la procedura si può riassumere in due fasi:
- Fase 1 – avviene una verifica della disponibilità sulla carta, tramite “congelamento” (non addebito) di un importo ipotetico;
- Fase 2 – al termine del rifornimento, si procede con l’addebito dell’effettivo importo erogato.
Per conoscere i tempi di gestione delle pre-autorizzazioni è necessario rivolgersi alla propria banca che potrà fornire i dettagli tecnici sulla gestione delle operazioni di addebito.
In conclusione il denaro viene bloccato temporaneamente, senza che ci sia un vero trasferimento sul conto corrente del distributore di benzina. In un secondo momento, questo verrà sbloccato e sarà detratta solo l’effettiva somma del rifornimento.